La qualità più apprezzabile di un alimento zootecnico da agricoltura biologica è che viene prodotto utilizzando materie prime semplici, nobili, che non subiscono trattamenti chimici che possano rilasciare residui. Le materie prime per la zootecnia biologica possono essere solamente trattate termicamente (cotte), oppure pressate meccanicamente per estrarne l'olio (lavorazione che hanno subito i panelli di semi oleosi). I controlli di Verzuolo Biomangimi meticolosi e costanti, ne garantiscono l'assenza di tossine, di residui di fitofarmaci, di OGM, e la elevata qualità organolettica. Gli alimenti per gli animali, prodotti a partire dalle suddette materie prime, sono caratterizzati da un elevato valore nutrizionale, sono appetibili e salubri, favoriscono il benessere e la salute dei capi allevati. L'alto valore nutrizionale delle materie prime e la corretta formulazione delle razioni, contribuiscono poi a fare, dell'allevamento biologico, una realtà zootecnica con prestazioni produttive comunque valide e confrontabili con quelle degli allevamenti "convenzionali".
Zea mais, è un cereale di origine americana, portato per la prima volta in Europa da Cristoforo Colombo nel 1493. E’ ottima fonte di energia per tutte le specie animali, ricco di pigmenti naturali influisce sulla colorazione del tuorlo delle uova
Hordeum vulgare, è il primo cereale coltivato dall’uomo più di 10000 anni fa. Fonte di energia per i nostri animali e di buona fibra in particolare per i suini.
Triticum aestivum (frumento tenero), da millenni base alimentare di molte popolazioni del mondo in particolare europee. Il grano è un ottimo cereale per suini, polli e galline.
Sorgum vulgare, ottimo cereale enegetico adatto a tutte le specie.
Pisum sativum, si coltivano per la zootenia varietà ricche di proteine, il pisello è un aleguminosa ricca di amidi e proteine, molto usata in agricoltura biologica dove si coltiva nelle rotazioni, il suo ciclo colturale è sovrapponibile a quello dell’orzo con semina autunnale o primaverile.
Vicia faba, leguminosa ricca di amidi e proteine, molto coltivata nelle aziende biologiche, le fave devono essere cotte (in genere tostate) prima di essere somministrate agli animali, i semi sono grandi o piccoli (il così detto favino) di colore dal marrone al marrone scuro, quasi nero.
Medicago sativa è una leguminosa foraggera ricca di proteine, sali minerali, anti ossidanti e vitamine. L’erba medica arriva in mangimifico dopo essere stata essiccata, sfarinata e pellettata.
La crusca ed i cruscami derivano dai mulini che lavorano i frumenti biologici destinati all’alimentazione umana. Materia prima nobile, ricca di fibre digeribili, fosforo e minerali.
Glycine max, la principale pianta proteica al Mondo, originaria dell’estremo oriente (dove viene coltivata da 7000 anni), in Italia si coltiva in maniera significativa a partire dagli anni 80 del novecento. Nelle produzioni biologiche è consentito estrarre l’olio di soia dal seme solamente con mezzi meccanici (senza l’uso di solventi, quali l’ottano, la trielina come si fa nelle produzioni convenzionali) con un processo di estrazione simile a quello dell’olio extra vergine di oliva. Il prodotto residuo dell’estrazione dell’olio si chiama pannello, contiene ancora un 7% di grassi e supera il 40% di proteina. E’ questa la materia prima che usiamo per nutrire gli animali.
Helianthus annuus, pianta originaria delle americhe (dove viene coltivata da 3000 anni), viene oggi coltivata principalmente per la produzione dell’olio. Nelle produzioni biologiche è consentito estrarre l’olio di soia dal seme solamente con mezzi meccanici (senza l’uso di solventi, quali l’ottano, la trielina come si fa nelle produzioni convenzionali) con un processo di estrazione simile a quello dell’olio extra vergine di oliva. Il prodotto residuo dell’estrazione dell’olio si chiama pannello, contiene ancora una buona quantità di grassi (12-13%), circa il 25% di proteina ed è molto fibroso. Il girasole è famoso nella pittura grazie ad quadri di Vincent Van Gogh.
Linum usitatissimum, da sempre coltivato sia per l’olio che per la fibra. In zootecnia e noto per le sue proprietà emollienti, l’olio è ricco di acidi grassi omega 3 per cui il lino entra nelle diete degli animali cui si vogliono far produrre alimenti ricchi di acidi grassi omega 3 per l’uomo (ad esempio latte, uova, ecc….), è inoltre una buona fonte proteica. Lo si usa integrale o disoleato (nelle produzioni biologiche è consentito estrarre l’olio di soia dal seme solamente con mezzi meccanici, senza l’uso di solventi, quali l’ottano o la trielina, con un processo di estrazione simile a quello dell’olio extra vergine di oliva). In tutti i casi il seme deve essere trattato termicamente mediante tostatura o estrusione.
Linum usitatissimum, da sempre coltivato sia per l’olio che per la fibra. In zootecnia e noto per le sue proprietà emollienti, l’olio è ricco di acidi grassi omega 3 per cui il lino entra nelle diete degli animali cui si vogliono far produrre alimenti ricchi di acidi grassi omega 3 per l’uomo (ad esempio latte, uova, ecc….), è inoltre una buona fonte proteica. Lo si usa integrale o disoleato (nelle produzioni biologiche è consentito estrarre l’olio di soia dal seme solamente con mezzi meccanici, senza l’uso di solventi, quali l’ottano o la trielina, con un processo di estrazione simile a quello dell’olio extra vergine di oliva). In tutti i casi il seme deve essere trattato termicamente mediante tostatura o estrusione.
Oryza sativa, il cereale più consumato al modo dalla popolazione umana, principale cibo per oltre 3 miliardi di persone, viene coltivato in quasi tutti i paesi del mondo. Nel nostro mangimificio utiliziamo il sottoprodotto ricco di proteine derivato dall’estrazione dell’amido per la produzione delle bevande a base di riso.
Sono i chicci di legumi non perfetti (rotti) derivanti dalla selezione fatta per l’alimentazione umana. Selezionati esclusivamente per difetti estetici, sono un’ottimo cibo per gli animali.